Ti è mai capitato di dover ricominciare tutto da capo?
Probabilmente hai dovuto farlo parecchie volte, come è successo a me e a tante altre donne. E più si va a fondo nella conoscenza di sé stesse e più si impara a fare numerose nuove partenze. Perché ricominciare è come ripartire da zero.
Le prime volte fa paura, poi diventa una tappa necessaria.
Mi sono chiesta spesso il senso di tante cose: dal perché delle mie origini, al perché del mio lavoro e delle scelte che mi hanno portato in situazioni difficili. E più si scava, più si va dentro e più si nuota in uno spazio libero, senza nessuna risposta.
La risposta è la mancanza di risposte… che fatica assorbire questo insegnamento.
Cos’è il senso se non la mancanza di senso? Che risposte potremmo mai avere da elucubrazioni mentali o dalla prospettiva limitata del nostro “io”?
“Ricorda, quando l’assoluto ti accade, rimarrai sorpreso,
perché non te lo saresti mai aspettato:
non lo stavi neppure aspettando, non ci speravi minimamente.
Viceversa, a coloro che aspettano, che lo attendono,
che sperano e pregano e desiderano,
non accade mai,
semplicemente perché sono troppo tesi.
Non sono mai vuoti, non si rilassano mai.”
Osho
Ogni ricerca del Sé ti porta alla completa liberazione del Sé. Al vuoto, alla calma, al fluire.
Tempo fa cominciai un regime alimentare detossinante, il secondo quell’anno, mentre la prima volta riuscii a seguirlo senza sforzo, la seconda volta non riuscii a finire la prima settimana. Avevo appena perso mio padre, stavo divorziando, e mi trovavo in un nuovo appartamento vuoto. Intorno a me c’era troppo vuoto.
Solo pensare di creare il vuoto anche nella mia dieta mi faceva sentire ancora di più questo vuoto. Ora so che stavo facendo resistenza perché mi sentivo persa e senza punti di riferimento. Credevo erroneamente che quel vuoto andasse riempito.
Non capivo che, invece, mi avrebbe aiutata a togliere le ultime resistenze, a lasciare andare le ultime tossine, e a ricominciare una nuova vita, libera.
Ora sono ancora in quel vuoto, a volte ci sto bene altre volte mi sento malinconica, il mio appartamento è ancora vuoto ma caldo e pieno di amore e gratitudine. Io sono ancora vuota, ma la mia relazione col vuoto è cambiata, ora sento che l’amore è parte di questo vuoto. Anzi, è il vuoto stesso, nel quale c’è pace e silenzio.
È un luogo dove non devi dimostrare niente, un luogo privo di maschere e di ruoli, un vuoto pieno del proprio respiro, del battito del proprio cuore. Un posto speciale, vivo e creativo. Il posto giusto.
La scrittura mi sta aiutando tanto, in realtà questa mia compagna di viaggio mi sta aiutando da parecchi anni, ero una bambina quando ho cominciato a scrivere i miei racconti, e scrivere è ancora la mia isola felice.
Ti lascio un esercizio semplice, è uno dei miei preferiti, lo propongo spesso durante i miei corsi di scrittura creativa e, se ti senti in questo vuoto, potrebbe aiutarti a percepirlo come uno spazio libero e creativo.
Ecco cosa devi fare:
- fai una lista delle sensazioni che ti dà questo vuoto
- se senti sensazioni pesanti e fastidiose trasformale in sensazioni piacevoli e leggere
- scrivi una poesia, un haiku, o un breve racconto con queste sensazioni.
Esempio:
Il vuoto mi fa sentire senza punti di riferimento / non avere punti di riferimento mi fa aprire a nuove possibilità
Il vuoto mi fa sentire sola / la solitudine mi aiuta a portare calma e quiete, ora posso pensare a me stessa, a conoscermi sempre di più e a stare bene con me.
Io ho scritto un haiku:
Nel quieto lago c’è solo la mia barca,
navigo ad occhi chiusi.
Con questa lettera e questo esercizio ho voluto raccontarti un po’ della mia esperienza perché, nel caso tu ti trovassi in questo vuoto, potresti scoprire di non essere da sola.
Se guardi bene vedrai i volti di tante altre donne che hanno avuto il coraggio di starci in questo vuoto, ed è lì che ci si ritrova davvero, perché ti accorgerai di essere dentro il tuo cuore.
Già, questo vuoto è il cuore, privo di teorie e condizionamenti.
Siamo al sicuro dentro il nostro cuore.
Ti auguro e mi auguro di sentire la pace nel silenzio, e di sentire tutto l’amore di cui siamo capaci, quell’amore che è nostro ed è inesauribile. Tocchiamolo, teniamolo per noi, lasciamo che guarisca le nostre ferite da dentro e quando saremo pronte lo porteremo anche fuori, intanto godiamoci il vuoto-pieno del nostro cuore…
Enrica
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