L’Equinozio di Primavera e gli Elfi di Luce

All’interno dell’Yggdrasil l’albero della vita della tradizione Norrena, possiamo trovare il mondo degli elfi luminosi, chiamato Alfheim.
Gli Elfi luminosi ossia gli spiriti naturali che vivono sulla superficie, si risvegliano dal loro letargo durante l’equinozio di primavera.

Se analizziamo le simbologie di questo reame, all’interno della nostra vita ordinaria possiamo identificarle in sette punti.

1) La saggezza innata della natura.

Tutto in natura si muove in equilibrio e armonia.

 

2) Il frutto del nostro lavoro.

L’energia che riversiamo in qualcosa sempre da frutto, se non riusciamo a raccogliere abbastanza significa che non ci siamo accordati correttamente con le energie naturali.

 

3) Lasciar brillare i nostri talenti naturali.

Ogni talento ci è stato donato per essere utilizzato, un talento non vissuto si trasforma in rimpianto e squilibrio.

 

4) La manifestazione della bellezza della natura.

In tutto ciò che si manifesta c’è bellezza, anche se non possiamo vederla essa è presente, sia se la riconosciamo sia se la ignoriamo.

 

5)La fertilità della terra.

La terra è fertile a prescindere, tutto ciò che è sterile lo è per uno squilibrio nel processo armonico naturale.

 

6) L’energia sessuale come forza primordiale del mondo.

Il potere dell’energia sessuale è fatta della sostanza della creatività, ogni azione che attuamo nel mondo è un atto creativo, è purvero che la distruzione è la faccia nascosta della creazione, non si può creare se non si sa distruggere e viceversa.

 

7) Riconoscere il valore delle nostre abilità.

Nessuno potrà valorizzare i nostri talenti, se non saremo noi i primi a farlo, solo allora quel valore potrà brillare e verrà riconosciuto nel mondo.

 

Attraverso questi sette punti, si manifesta lo spirito di cui la porta dell’equinozio di primavera è la manifestazione sul piano terreno.
Da questa soglia si manifestano i nostri talenti consci a cui possiamo dare luce o meno, consapevoli che nel momento in cui non diamo spazio a tali talenti essi si atrofizzano, trasformandosi in ostacoli vividi durante il nostro percorso di vita.
Attraverso Alfheim possiamo osservare che si manifestano i talenti nei nostri desideri, nella nostra creatività.
Possiamo quindi definire che tra i nostri desideri, talenti e passioni ritroviamo il piano degli elfi luminosi.

Nella tradizione norrena il mondo di Alfheim è associato alla runa Sowilo, che ricorda il potere del sole che scalda il terreno dopo un lungo inverno, finalmente il suo calore da forza alla terra che ritorna a fiorire.
Sowilo è anche la runa del successo, inteso come quel luogo in cui lasciamo brillare i nostri desideri e i nostri talenti. Lavorare con questa runa significa non nascondesi, mettendo finalmente in luce tutte le nostre capacità; ma allo stesso tempo, ci espone a critiche e pregiudizi, dal mondo esterno, (la società).
Spesso non si vivono i propri talenti proprio per la paura, del giudizio che gli altri possano riversare su di noi, ma è li che nasce la sfida della runa Sowilo.
Quando ci aprimo al mondo diventiamo visibili, sia nel bene che nel male, dobbiamo essere pronti ad affrontare la società che è la runa Mannaz: l’umanità, nei suoi aspetti positivi e negativi.
Vediamo dunque che in questo contesto, queste due rune sono legate, si armonizzano e si respingono, ma sono necessarie per poter raggiungere quel successo che Sowuilo ci sta fornendo, quello stesso successo che nella sua terza manifestazione si trasforma nella runa Wunjo, che è la vittoria, la gioia ma anche la conquista di qualcosa ottenuto con sacrifici anche considerevoli.


Piante connesse all’energia di Alfheim

Le Primule, sono piante sacre a questi esseri, sono tra i primi fiori a manifestarsi in primavera, utilizzare i suoi fiori essiccati nell’ incenso aiuta a dare forza agli inizi, quando stiamo per affrontare un nuovo lavoro o progetto.
Ma anche quando dobbiamo affrontare qualcosa che fino ad allora non siamo stati in grado di affrontare, la primula è un simbolo di cambiamento, purificazione e nuova forza.

La Digitalis Porpurea, pianta sacra alle fate e a tutti gli esseri dell’aria, ci ricorda il potere del suono, della parola e della musica, ricordandoci che dobbiamo affidarci a questi strumenti per poter far sentire la nostra voce.

Il Ciliegio, l’energia sessuale che da vita al mondo, ma anche la ricerca della perfezione che non esiste; quest’albero ci ricorda che il bello è effimero esattamente come la durata della sua fioritura, basta poco per distruggerne un’intera fioritura.
Ma anche il potere della grazia, che incanta, fermando per qualche istante il tempo ed i nostri pensieri.

Rito di equinozio di primavera

Questa porta energetica è caratterizzata dai riti di fertilità e di unione, i suoi simboli sono l’uovo, la lepre, i semi e la fioritura, simbolicamente è connesso agli elementi aria ed acqua, ed incarna a pieno questi due elementi, con le piogge primaverili.
L’arcobaleno è un altro simbolo dell’equinozio di primavera, un ponte tra il nostro mondo e quello degli elfi della luce.

Materiali necessari: un vaso di terra cotta, del terriccio, un bulbo da fiore (quello che preferite), carta e penna, un po di polline alimentare, dell’acqua.

Svolgimento del rituale

Durante la notte tra il 20 ed il 21 Marzo, posizionate un tavolino da lavoro a est, posizionate al centro il vaso e riempitolo di terriccio fino a metà.
Ora su di un foglio di carta scrivete qualcosa che volete far fiorire nella vostra vita, un progetto, un nuovo amore, una nuova amicizia ecc…
Ora piegate più che potete il foglietto ed interratelo al centro.
Ora prendete tra le mani il vaso, visualizzate il vostro progetto penetrare nelle profondità della terra fino a quando non raggiungerà il centro del pianeta.
Dopo aver visualizzato ripetete per 3 volte la seguente frase:


“Che la terra ti custodisca tra le sue amorevoli braccia,
senza affanno, senza affanno,
cresci piano e senza inganno, senza inganno,
cresci forte e senza sosta, senza sosta.”


Ora fate un cerchio con il polline intorno al vaso e posizionate al centro il bulbo versando altro terriccio così da tenere scoperta solo la punta di germinazione.
Ora innaffiate il bulbo ripetendo per 3 volte la seguente frase:

“L’acqua e la terra si uniscono,
nel mio volere e nel mio potere,
il fuoco e l’aria esaudiscono nel mio volere
e nel mio potere.”

Ora prendetevi cura del bulbo, l’incantesimo si realizzerà con la fioritura del bulbo.

A. Picchio Verde

Abbonati Adesso al Magazine!

Ricevi Subito il BUONO SCONTO da 50€
per acquistare i libri su unsolocielo.it

Il Libro di A. Picchio Verde