Estratto dal Libro: Giove parla Venere ascolta
Salve, o Dea dagli occhi neri, dal dolce sorriso concedimi di ottenere la vittoria in questo agone e detta il mio canto: ed io mi ricorderò di te, e di un altro canto ancora.
Inno Omerico VI, ad Afrodite
Venere che nasce dalle acque spumeggianti, Dea dell’amore e dell’affettività calorosa, materna e generosa, emblema di armonia e sensualità. Primavera e stella del mattino, la sua luce dolce spicca sulle altre stelle ma non acceca.
Ricettiva, accogliente, portatrice di rinnovamento e trasformazione, ama la bellezza, la gioia condivisa e ogni preziosità.
Sa dare e ricevere con spontaneità, senza calcolo. Ama rendersi utile e aiutare, con equilibrio e spirito di conciliazione. È perseverante e paziente.
“Figlia del padre”, ha un buon coinvolgimento con ogni tipo di maschile e con l’amante da cui non vuole dipendere né sentirsi vittima.
Non si rapporta molto con le altre donne, non fa loro la guerra perché l’ha già vinta.
Possiede una forza alchemica, insieme al suo compagno Marte è un’ottima madre “che fa sbocciare”. Ama abbellirsi per sé e per gli altri, per la gioia della compagnia sorridente, che sa ricevere con grazia.
Nel tipo Venere prevale la praticità, il sentimento, la sensazione più che il pensiero.
È piuttosto convenzionale e aderisce alle mode.
Può soffrire nell’accettare il tempo che passa, quando sente sfiorire il suo fascino giovanile.
La sua intelligenza è empatica, concreta, assimilatrice. Più sintetica che analitica, con un pizzico di fantasia. È comprensiva, adattabile e non si perde in astrazioni.
Ha fiuto, buon senso, misura e resta volentieri nel campo del conosciuto. Venere si trova a suo agio nel lavoro in équipe, nell’area commerciale e nelle relazioni sociali, dove le sue doti vengono valorizzate naturalmente.
La sua attività è continua e costante, ha facilità a comunicare e conciliare.
La volontà è morbida ma tenace, che si applica con precisione e partecipazione alle attività quotidiane.
Preferisce adeguarsi piuttosto che spiccare o entrerai in contrasto, a costo di non personalizzare molto se stessa.
Ma resta solida, forte, il suo potere non è imporsi ma adattarsi con empatia vincente.
Rispetto a Luna, in Venere l’Acqua è “gonfiata” dall’Aria: le onde spumeggianti da cui nasce la Dea sono l’immagine perfetta dei due elementi fusi insieme.
L’acqua è vitalizzata, arricchita, sostenuta dalla forza dell’Aria.
Venere abbraccia sia il temperamento Linfatico che Sanguigno.
La scrittura Venere rivela molta armonia: le va tutto liscio, non ha dovuto conquistarsi nulla perché è nata già “splendida fanciulla”.
È una scrittura di buon gusto, elegante, con curve morbide, abbellita per ricevere.
Lo spazio è curato, impostato con misura e ordine, equilibrato nella bellezza.
Venere si muove fluidamente, con elasticità e controllo senza costrizione.
Il tratto è leggero o appoggiato, né forte né scivoloso, curvo, rapido ma non troppo.
La pressione è vellutata, sinuosa, carezzevole.
La forma non è banale, è confezionata con cura e con ornamenti, finalizzata alla relazione, dedicata al destinatario.
Le lettere sono arrotondate, con begli ovali e anelli, ghirlande morbide e aperte.
Si trovano spesso bellissime “a” gonfie di amore.
Se la scrittura presenta arrotolamenti e anelli ripassati, la delicatezza di Venere si colora di un pizzico di possessività e “spirito di conquista”.
Susanna
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