E se abbracciare, veramente, profondamente, autenticamente, le nostre Imperfezioni, fosse la chiave per riuscire ad abbracciare, veramente, profondamente ed autenticamente le imperfezioni dell’Altro?
E se approfondire, concedendoci anche di Sprofondare, nei meandri delle nostre parti meno Brillanti (e quindi meno accettate, meno apprezzate, meno amorevolmente accolte e sponsorizzate), in quelle più Oscure, Tenebrose, Nascoste anche a noi stessi perché temute…
fosse in realtà La Strategia per imparare ad Amare Veramente? Integralmente?
Coraggiosamente e Incondizionatamente?
Prima noi e così, poi, anche l’Altro?
Non più su una base di Idealizzazione Mentale: della Mente come primina della classe, bravissima a sapere “cosa e come dovrebbero essere/andare le cose” ma totalmente incapace di accettarle per come esse si presentano per davvero, nella loro Realtà, ben più complessa e meno facilmente inquadrabile in ‘linee guida’ dettate dal suo approccio ‘moralistico’ della Vita.
Ma invece su una base più Esperienziale, più pratica, più Sentita, di una dimensione più artigianale e autentica, in cui ci si sporca le mani accogliendo la possibilità di inserirle, senza troppi guanti a protezione, anche nelle zone più potenzialmente fastidiose, insidiose, “bruttarelle” e sconosciute, che però sono e rimangono Lì.
Anche quando evitiamo di porci il nostro sguardo.
Non scompaiono solo perché facciamo finta che non esistano, anzi, proprio per questo, accrescono la loro Ombra, aumentano il loro Peso, la loro nomea di “cattive ragazze da evitare”.…
E se proprio questa non Accettazione Integrale di noi stessi, Parti Brillanti e Parti Non Brillanti annesse, fosse la Ragione per cui continuiamo a Sentirci Soli?
Soli anche quando in Coppia, soli anche quando circondati da numerosi Amici, soli anche quando l’Amore è disponibile e ci circonda veramente, ma noi semplicemente non siamo in grado di Accoglierlo, Sentirlo, Riconoscerne la matrice, Integrarlo profondamente In Noi.
Perché i primi a non concedercelo, integralmente, siamo Noi???
E più rimaniamo in Non accettazione della nostra integrità, più rimarrà concretamente impossibile non solo accogliere l’Amore dell’Altro ma anche Amare l’Altro.
Farlo sentire accettato, amato nella, e Per la, sua Realtà.
Più sarà difficile,
Sentirsi Insieme all’altro.
Uniti all’altro.
In una Comunione di Intenti e Progetti ma anche di Imperfezioni, Vulnerabilità, Bagagli emotivi scomodi ma reali, Necessità di sentirsi Amati e Accettati per quello che si è nella propria interezza.
Reale e non Ideale.
E, attenzione, perché per Realtà non intendo una dimensione immobile e permanente ma altresì qualcosa che continua a mutare e su cui possiamo cominciare ad agire personalmente, responsabilmente e consapevolmente solo una volta che accettiamo di considerarla Tutta.
Più io Creo una Realtà in cui “Vado bene” per quello che sono, andando ad agire concretamente sul mio Piano Pensiero-Linguaggio-Azione, smontando, pezzetto dopo pezzetto, il disamore che mi riservo, più emetterò naturalmente delle vibrazioni energetiche che anche l’altro tradurrà inconsciamente come: “allora anche io vado bene così come sono”.
In un’equazione per cui:
Più abbraccio la mia Rabbia, più sarò in grado di accogliere quella dell’Altro; più abbraccio la mia Vulnerabilità, più sarò in grado di non giudicare quella dell’altro; più riconosco, abbraccio e mi prendo Cura (amorevolmente) delle mia Paure, più sarò in grado di scioglierle e aiutare l’altro a sciogliere le sue.
Più accresce la Fiducia in me = più posso fidarmi, anche, dell’altro. E viceversa.
Più mi faccio Responsabile (non colpevole) di ciò che mi rende infelice = più mi sposto da una posizione passiva tipica della Vittima a una posizione Responsabile, dotata di Potere di Co-creazione per rendermi una persona Felice.
Come se fosse necessario Creare più, ed Espandere, lo Spazio del nostro Cuore (e della nostra Mente) in modo tale da poter espandere la nostra capacità di Accogliere e Dare Amore, in modo tale da sentirci sempre più Vicini.
Più vicini a noi stessi e a noi stessi insieme all’altro.
Che ora, proprio grazie a questo lavoro di Umanizzazione e Sperfezionamento ideologico (moralistico) di noi stessi, diventerà a noi “più simile”, “più empaticamente vicino”: Più Reale.
E così anche il nostro Amore.
Bene, da dove cominciare quindi?
Sapete che a me piace tradurre il tutto in strumenti Pratici.
Facile: cominciando a portare attenzione a tutte quelle cose che non ci piacciono di noi stessi e non ci piacciono dell’altro, (puoi cominciare facendo delle liste) e provando ad inserirle in un contesto di Storico di Vita Personale per cui quelle parti si sono originate e rafforzate, come strumenti di Resistenza e Sopravvivenza.
Probabilmente per far fronte a qualcosa che all’epoca ci faceva soffrire e che oggi possiamo essere in grado di lasciare andare prendendoci carico di noi stessi e dandoci quell’Amore che tanto volevamo ricevere e dare, ma per cui, all’epoca, non c’erano le Condizioni Giuste.
Condizioni che oggi possono esserci. Condizioni che oggi possiamo Creare. Decidendo per prima cosa, di scegliere il bivio dell’Amore.
A mio, umilissimo parere, l’unico Veramente Valido.
Love you,
Lara
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